In questa esilarante satira del sistema dell'arte, Paul McCarthy fa tutto quello che non si deve fare. E lo fa male. In preda a ossessioni sessuali e scatologiche invoca il fantasma di DeKooning (ma il suo vero obiettivo è di irridere la Legge del Padre, qui incarnata dal
machismo degli espressionisti astratti) e ci racconta che, se si va a grattare sotto la scorza dura dell'idealismo trascendentale, la pittura in fondo è solo un modo, socialmente accettato,di sporcare
una superficie.
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